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    Autore: nimda

    Donazione di Computer di Seconda Mano: Occasione di empowerment per Migranti e Gruppi Vulnerabili

    🌟🖥️ Attualmente, essere in grado di utilizzare la tecnologia è importante per l’inclusione sociale, per l’educazione e il lavoro. Fortunatamente, in diversi Paesi, ci sono alcuni programmi che dimostrano di esserne consapevoli e, per tanto, provvedono alle donazioni di computer usati a migranti, rifugiati e ad altre persone in necessità, sia direttamente che attraverso progetti di economia circolare.  Nel fare ciò, non solo il divario digitale viene ridotto, ma viene anche dato un po’ di potere a chi ne ha più bisogno. Questi dispositivi digitali servono non solo come strumenti pratici ma anche come speranza, mezzi di comunicazione e passi verso una vita migliore.

    Qui ci sono alcune iniziative che promuovono la riparazione, la rigenerazione e il riutilizzo invece dello smaltimento.

    Regno Unito:

      • Progetto di inclusione digitale e computer portatili di Asylum Welcome:
      • Il progetto Restart:
        • Gruppi comunitari come The Restart Project continuano a combattere l’esclusione digitale accettando le donazioni individuali di computer.

    Link:  https://www.computers4charity.org/computer-donations/refugee-rescue

     

    Portogallo:

      • Piattaforme di collaborazione per le donazioni:
        • org è una piattaforma di collaborazione non-profit che consente ai computer portatili inutilizzati e carichi di applicazioni didattiche di raggiungere le scuole di tutto il mondo senza sostenere alcun costo economico e senza generare ulteriori emissioni di CO2 nel Pianeta.

     

    Cipro:

    • Consiglio per i Rifugiati di Cipro:
      • Sono supportati dalla realizzazione di diversi progetti, finanziati da enti locali, europei e internazionali.

     

    Malta:

    • Your Device – Your Right:
      • Realizzato da The Malta Trust Foundation, questo progetto mira alla distribuzione di laptop e tablet di seconda mano ricondizionati a famiglie svantaggiate.

     

    Spagna:

      • Cause sociali e ambientali:
        • Donalo è un sito web che consente alle persone di donare e riutilizzare prodotti, specialmente materiali informatici, e di supportare cause sociali e ambientali.
        • Ordenadores Sin Fronteiras raccoglie e ricondiziona i computer donati distribuendoli poi nelle scuole pubbliche in Spagna e in altri Paesi. La sua missione consiste nel promuovere il diritto all’istruzione e l’accesso alla tecnologia per tutti. Inoltre, accetta anche donazioni in denaro e volontari.

    Se avete un computer portatile lasciato a prendere polvere, prendete in considerazione l’idea di donarlo: potrebbe cambiare la vita di qualcuno.

     

    Fonti: Tutte le fonti sono allegate nel testo.

    Newsletter #3

    La terza newsletter del progetto INCLUDE-CE è ora disponibile!

    Dal fittare l’arredamento al noleggiare impianti di illuminazione: Come le aziende accolgono l’Economia Circolare per ridurre l’impatto ambientale

    La crescita dell’economia circolare apporta numerosi benefeci alle nostre società. In particolare, riduce il cambiamento climatico e fornisce una soluzione ai problemi dell’inquinamento da plastica, dell’eccesso di rifiuti e consumi.

    Oggi, molte aziende hanno deciso di optare per strategie di compravendita dei prodotti che   garantiscano il miglioramento del loro impatto ambientale e il passaggio a un’economia circolare. Voltando le spalle alle pratiche commerciali tradizionali, queste organizzazioni si focalizzano sull’innovazione e la revisione dei loro modelli di produzione con l’obiettivo di ridurre l’estrazione di nuove risorse e la generazione dei rifiuti. 

    Ecco alcuni esempi di aziende che hanno adottato pratiche circolari:

    • Nel 2017, Ikea ha organizzato un programma di noleggio di mobili, permettendo ai propri clienti di noleggiarli piuttosto che acquistarli. Dopo il noleggio, i mobili vengono restituiti a Ikea, che li ripara e li rimette in affitto o li ricicla.
    • Renault ha organizzato un programma di rigenerazione dei suoi ricambi auto, che consiste nel ripristino, pulizia e riparo dei ricambi usati per riutilizzarli nella produzione di nuovi ricambi.
    • Nel 2017, Lancôme, un brand del Gruppo L’Oréal, ha lanciato un prodotto per la cura del viso realizzato in barattoli di vetro riutilizzabili. Il marchio offre ai consumatori un barattolo e due ricariche. Grazie a questa nuova proposta, si è ottenuto una riduzione del 58% del peso dell’imballaggio rispetto all’acquisto di tre prodotti tradizionali.
    • Anche se Elis si basa già sull’economia della funzionalità, si è impegnata a recuperare il 90% dei tessuti e ha ridotto il consumo di acqua nelle sue lavanderie di quasi il 30% rispetto al 2010. 
    • Philips ha lanciato un programma di noleggio dei suoi prodotti dell’illuminazione, che permette ai suoi clienti di affittare i sistemi di illuminazione piuttosto che acquistarli. Dopo il noleggio, i prodotti vengono restituiti a Philips, che li ripara e li noleggia o li ricicla.

     

    Queste ed altre aziende hanno adottato pratiche circolari per ridurre il loro impatto ambientale e creare un valore a lungo-termine.

    L’adozione di pratiche circolari è una soluzione cruciale per affrontare le nostre sfide ambientali ed economiche. È essenziale che i consumatori e le imprese siano consapevoli dei benefici di questo approccio.

    Nessuna organizzazione può ritenersi piccola quando si tratta di includere la filosofia dell’Economia Circolare nella propria gestione. Riguarda tutti noi. 

    Diffondere il Potere dell’Economia Circolare: Il Progetto INCLUDE-CE da forza alle Minoranze Etniche e ai Migranti.

    Malta, 11/10/2023 —  Il persistente divario digitale continua a fare ombra sulle vite di numerosi migranti e delle minoranze razziali nonostante il veloce andamento dell’innovazione globale. Tuttavia, in questo deprimente contesto di disuguaglianza è possibile vedere un raggio di sole grazie al progetto “Inclusion and Digital Empowerment through Circular Economy”, noto come INCLUDE-CE, volto a garantire l’empowerment delle comunità emarginate.

    L’obiettivo principale del progetto INCLUDE-CE è di ridurre il divario digitale che non permette ai migranti e alle minoranze etniche di poter essere tecnologicamente competenti, formati e resilienti. Il progetto ambisce a realizzare qualcosa che sia più di una semplice integrazione sociale.

    In questo modo, vuole promuovere lo sviluppo di ecosistemi cooperativi e l’inclusione lavorativa, tutti sostenuti dai principi di un sistema economico circolare.

     

    Il potere unificato di un consorzio composto da cinque gruppi di partner appassionati si pone come guida per questo viaggio. Queste organizzazioni, sparse in tutta Europa, sono unite da una dedizione nel voler esercitare un’influenza costruttiva in ciascuna delle loro comunità locali:

    African Media Association Malta (AMAM), che mira a rappresentare positivamente l’Africa sulle pagine di cronaca, ha sede lungo le pittoresche coste maltesi. 

    Solidaridad Sin Fronteras (SSF) è un partner valido e altamente professionale proveniente dalla Spagna.

    CARDET, con la sua esperienza nel campo dell’IT, sta facendo passi avanti nella nazione di Cipro.

    Arciragazzi Portici, campioni italiani nel supporto alle minoranze,

    Mindshift, saldamente radicata in Portogallo, eroga corsi di formazione in tutto il paese.

     

    Queste organizzazioni si battono ogni giorno per una nobile missione, lavorando su una serie di programmi con i migranti. Offrono una formazione che crea competenze, stimola l’empowerment e, soprattutto, accende la passione per la tecnologia digitale. La loro gamma di programmi comprende l’attivismo, l’impegno civico e l’entusiasmante campo del citizen journalism.

     

    Un aspetto interessante del progetto INCLUDE-CE è la raccolta di computer portatili e di dispositivi digitali usati, che troveranno un nuovo proprietario nelle mani degli studenti dopo due intensi corsi di formazione. 

    Dando nuova vita a dispositivi obsoleti, questa attività di beneficenza non solo fornisce alle persone le competenze necessarie per affermarsi nell’era digitale, ma ci avvicina anche a un’economia sostenibile e circolare.

     

    Il progetto INCLUDE-CE si sviluppa attraverso diverse fasi essenziali, ognuna delle quali è stata meticolosamente progettata per promuovere l’alfabetizzazione digitale e l’inclusività:

     

    • Molto importante è la piattaforma E-Learning, presente sul sito del progetto. Questo hub multiforme fornisce una grande quantità di informazioni e sarà accessibile sia ai professionisti che agli immigrati. La “Guida alle buone pratiche sull’uso delle TIC attraverso l’economia circolare” sarà collocata nel settore professionale. 

    Nel frattempo, gli immigrati, i rifugiati e i membri delle minoranze razziali ed etniche avranno accesso a una moltitudine di informazioni, inclusi un corso di alfabetizzazione digitale, un corso basato sull’utilizzo del computer per la ricerca attiva del lavoro e una sezione di notizie arricchita da informazioni approfondite.

     

    • Il corso di alfabetizzazione digitale per migranti, richiedenti asilo, rifugiati e minoranze etniche: con cinque diversi moduli, introdurrà i beneficiari al concetto di economia circolare, esplorerà il funzionamento interno dei personal computer, navigherà nel labirinto di Internet, approfondirà il cloud computing e fornirà conoscenze sulla creazione e la gestione degli account di posta elettronica.

     

    • Il corso di formazione orientato alla ricerca attiva di lavoro da parte di immigrati, richiedenti asilo, rifugiati e minoranze etniche: uno strumento di formazione multilingue, con l’obiettivo di migliorare le possibilità professionali e creare un marchio personale unico che si distingua nella complessa rete della ricerca di lavoro. I moduli trattano della capacità di definire gli obiettivi professionali, dell’abilità di sviluppare diversi formati di CV e delle modalità di creazione di profili sulle piattaforme di ricerca di lavoro online. Il corso si propone anche di aiutare le persone in cerca di lavoro a destreggiarsi nel difficile ambiente dei colloqui in videoconferenza.

     

    Il progetto INCLUDE-CE, sviluppato nel contesto dell’economia circolare, rappresenta un importante passo avanti nei settori dell’inclusione sociale, dell’empowerment digitale e della sostenibilità. Il suo impatto andrà ben oltre i suoi partner e beneficiari, poiché le sue radici crescono e i suoi rami si diffondono, testimoniando il potenziale illimitato che la cooperazione e la creatività possiedono nel superare le difficoltà del divario digitale.

    Come i progetti finanziati dall’UE promuovono l’inclusione sociale e professionale delle minoranze: Il caso di Include-CE

    La migrazione è un fenomeno globale che interessa molte persone per vari motivi, come la ricerca di un lavoro, la fuga da un conflitto, la ricerca di un’istruzione o altro.  Tuttavia, una volta arrivati in un nuovo Paese, possono sorgere molti ostacoli, soprattutto in termini di inclusione sociale e professionale. Fattori come la discriminazione, il razzismo, la xenofobia e le politiche migratorie restrittive possono contribuire a rendere più difficile questa inclusione. Le conseguenze della mancata inclusione sociale e professionale dei migranti possono essere gravi, come problemi di salute mentale, insicurezza finanziaria ed emarginazione.

    Per garantire il loro benessere e il loro contributo alla comunità, l’integrazione dei e delle migranti nel paese ospitante è importante. Un paese che accoglie tutti i suoi membri, indipendentemente dalle loro origini, lingua o religione, è vantaggioso per tutti. Le politiche e le iniziative volte a promuovere l’inclusione dei e delle migranti nel mercato del lavoro e nella società possono migliorare le loro condizioni di vita e rafforzare la coesione sociale.

    Per questa ragione è stato creato INCLUDE-CE  (Inclusion and Digital Empowerment through Circular Economy). INCLUDE-CE è un progetto creato da cinque partner europei: African Media Association Malta, Solidaridad Sin Fronteras, Mindshift, CARDET, and Arciragazzi. Il suo principale obiettivo è di ridurre il divario digitale nelle competenze tecnologiche, nella formazione e nella resilienza della popolazione migrante per promuovere la loro collaborazione, sociale e professionale, attraverso la filosofia del sistema economico circolare con il riutilizzo, la riparazione e la rigenerazione di dispositivi digitali di seconda mano come computer, cellulari e tablets trasformati in dispositivi e beni educativi.

    Per raggiungere questo obiettivo, sono state intraprese diverse attività. Tra queste ci sono:

    • Un corso di alfabetizzazione digitale, destinato a persone provenienti da paesi terzi o appartenenti a minoranze etniche, con conoscenze scarse o nulle sull’utilizzo di dispositivi informatici. 
    • Un corso di ricerca attiva del lavoro che permetterà di cogliere le offerte di lavoro online e rappresenterà la possibilità per i partecipanti di accedere alle offerte di lavoro.

    Per il Corso di Alfabetizzazione Digitale, saranno insegnati cinque moduli. Essi sono:

    1. Introduzione all’economia circolare e alla comprensione del valore del dispositivo
    2. Nozioni base del computer
    3. Software e sistema Windows
    4. Gestione dei file e nozioni base di internet
    5. Creazione di e-mail e documenti 

     

    Per il Corso di Ricerca Attiva del Lavoro, vengono proposti sette moduli. Essi sono: 

    1. Come definire il mio obiettivo professionale.
    2. Come creare un CV attraverso il computer.
    3. Come creare una lettera motivazionale.
    4. Come creare un profilo sulle principali piattaforme di ricerca di lavoro online.
    5. Come condurre un colloquio lavorativo al telefono.
    6. Come condurre un colloquio lavorativo tramite videoconferenza.
    7. Come condurre un colloquio di lavoro individuale.

    Alla fine del progetto, i beneficiari avranno accesso ai dispositivi tecnologici, alla cultura digitale e a una maggiore conoscenza delle loro capacità e competenze. INCLUDE-CE è un’iniziativa importante per la promozione dell’inclusione dei migranti nella società e per rafforzarne la coesione sociale.

    Esplorazione del Ruolo degli Strumenti Digitali a Supporto dell’Economia Circolare

    Non è una novità che l’economia circolare può essere applicata in diversi settori, tra cui la tecnologia. 

    Questo articolo mostra come gli strumenti digitali possono supportare l’economia circolare. Gli strumenti digitali svolgono infatti un ruolo importante nella realizzazione del modello circolare. Questi sono: 

    • Piattaforme di scambio: Le piattaforme digitali possono supportare gli scambi tra aziende e consumatori. In questo modo è possibile prolungare la vita dei prodotti ed evitare gli sprechi. Ad esempio, le piattaforme di seconda mano possono consentire ai prodotti in via di smaltimento di trovare una nuova vita presso altri utenti.
    • Modellamento dell’impatto ambientale: Gli strumenti di creazione di modelli digitali possono aiutare le aziende a comprendere l’impatto ambientale dei loro prodotti e processi produttivi. In quanto tali, possono aiutare le aziende a identificare le aree in cui è possibile apportare miglioramenti per ridurre l’impronta ambientale.
    • Gestione dei rifiuti: Gli strumenti digitali possono facilitare una gestione dei rifiuti più efficiente e responsabile. I sistemi di tracciamento e gestione dei rifiuti possono aiutare le aziende a tenere traccia dei loro processi di smaltimento e a trovare il modo di ridurli o riciclarli.
    • Analisi dei dati: Data analytics tools have the ability to help track and measure circular economy performance. With these tools, companies will find it easier to understand their environmental impact and find ways to improve it.
    • Economia di condivisione: Gli strumenti di analisi dei dati sono in grado di aiutare a tracciare e misurare le prestazioni dell’economia circolare. Con questi strumenti, per le aziende sarà più facile comprendere il proprio impatto ambientale e trovare modi per migliorarlo.

    Inoltre, gli strumenti digitali possono essere utilizzati anche per facilitare la tracciabilità e la trasparenza delle materie prime e dei flussi di rifiuti. Grazie a questi strumenti, sarà possibile identificare i colli di bottiglia e le inefficienze nella catena di approvvigionamento. Ciò renderà più efficiente la gestione delle risorse.

    Si possono elencare alcuni strumenti utilizzati per il tracciamento, come :

    • Banche dati;
    • QR codes;
    • Codici a barre; 
    • Identificazione a radiofrequenza (RFID), utilizza campi elettromagnetici per identificare e tracciare automaticamente le etichette applicate agli oggetti;
    • Filigrane.

    Fornendo informazioni preziose sulle materie prime, riciclando meglio i rifiuti, condividendo risorse e beni e migliorando la tracciabilità e la trasparenza dei flussi di materie prime e rifiuti, gli strumenti digitali svolgono un ruolo importante nella realizzazione del principio dell’economia circolare.

    Fonti:

    Toward a circular economy: The role of digitalization – ScienceDirect

    Include-CE – Circular economy to infinity

    Imprenditoria nell’Economia Circolare: Vantaggi e opportunità

    L’economia circolare è un modello economico che presenta molti interessi sia per gli imprenditori che per i consumatori. Questi benefici possono, infatti, essere riscontrati nella redditività, nell’ecologia o nell’innovazione. Sono molti, infatti, i motivi per iniziare.

    Sempre più imprenditori, che vogliono contribuire al benessere del nostro pianeta blu e sfruttare un promettente settore lavorativo, prendono parte al settore dell’economia circolare.  L’imprenditorialità nei settori dell’economia circolare può offrire diversi vantaggi economici, ambientali e sociali. Qui elencate alcune delle ragioni per cui sempre più imprenditori stanno scegliendo di aderire all’economia circolare:

    • Riduce l’impatto ambientale: L’economia circolare è un modello di produzione di beni e servizi con un impatto ambientale limitato. Le aziende che adottano pratiche circolari possono ridurre il loro impatto ambientale e contribuire nella lotta contro il cambiamento climatico. 
    • Capacità di soddisfare le esigenze di consumatori attenti all’ambiente: Molti consumatori oggi cercano di minimizzare il loro impatto ambientale attraverso delle alternative sostenibili. Le aziende che si basano su un modello di economia circolare sono in grado di rispondere a questa sempre più alta richiesta da parte dei propri consumatori, offrendo loro prodotti e servizi eco-sostenibili. Così facendo, potranno beneficiare della lealtà del consumatore. 
    • Contribuisce alla creazione di posti di lavoro: Il modello circolare permette di creare nuovi posti di lavoro in diversi settori quali il riciclo, l’edilizia, il riuso, la logistica, il trasporto e la progettazione di prodotti sostenibili. 

    Il progetto Include-Ce, una buona dimostrazione di riciclo

    Il progetto Include-CE è una buona dimostrazione del terzo punto della lista esposta sopra. Infatti, con lo sviluppo dei due corsi di formazione destinati a migranti e minoranze etniche, uno per l’Alfabetizzazione Digitale e l’altro per la Ricerca Attiva di lavoro online, l’elemento del riciclaggio è incorporato nei programmi fin dall’inizio, con la raccolta di portatili di seconda mano, dove vari stakeholders sono invitati a donare i loro dispositivi digitali inutilizzati, ma ancora buoni, che saranno consegnati ai destinatari del progetto. 

    Il lettore,  seguendo il progetto, dovrebbe sapere che  tanto durante la formazione quanto dopo il suo completamento, i destinatari saranno essi stessi promotori dei modelli circolari e li includeranno inevitabilmente nella loro vita quotidiana.

    Nessun settore aziendale è escluso, grande o piccolo che sia, in quanto il principio dell’economia circolare offre diversi vantaggi economici, ambientali e sociali agli imprenditori. Contribuisce alla soddisfazione dei consumatori attenti all’ambiente, dona un senso di orgoglio senza pari, riduce l’impatto ambientale e contribuisce alla creazione di posti di lavoro.

    Dal fittare l’arredamento al noleggiare impianti di illuminazione: Come le aziende accolgono l’Economia Circolare per ridurre l’impatto ambientale

    La crescita dell’economia circolare apporta numerosi benefeci alle nostre società. In particolare, riduce il cambiamento climatico e fornisce una soluzione ai problemi dell’inquinamento da plastica, dell’eccesso di rifiuti e consumi.

    Oggi, molte aziende hanno deciso di optare per strategie di compravendita dei prodotti che   garantiscano il miglioramento del loro impatto ambientale e il passaggio a un’economia circolare. Voltando le spalle alle pratiche commerciali tradizionali, queste organizzazioni si focalizzano sull’innovazione e la revisione dei loro modelli di produzione con l’obiettivo di ridurre l’estrazione di nuove risorse e la generazione dei rifiuti. 

    Ecco alcuni esempi di aziende che hanno adottato pratiche circolari:

    • Nel 2017, Ikea ha organizzato un programma di noleggio di mobili, permettendo ai propri clienti di noleggiarli piuttosto che acquistarli. Dopo il noleggio, i mobili vengono restituiti a Ikea, che li ripara e li rimette in affitto o li ricicla.
    • Renault ha organizzato un programma di rigenerazione dei suoi ricambi auto, che consiste nel ripristino, pulizia e riparo dei ricambi usati per riutilizzarli nella produzione di nuovi ricambi.
    • Nel 2017, Lancôme, un brand del Gruppo L’Oréal, ha lanciato un prodotto per la cura del viso realizzato in barattoli di vetro riutilizzabili. Il marchio offre ai consumatori un barattolo e due ricariche. Grazie a questa nuova proposta, si è ottenuto una riduzione del 58% del peso dell’imballaggio rispetto all’acquisto di tre prodotti tradizionali.
    • Anche se Elis si basa già sull’economia della funzionalità, si è impegnata a recuperare il 90% dei tessuti e ha ridotto il consumo di acqua nelle sue lavanderie di quasi il 30% rispetto al 2010. 
    • Philips ha lanciato un programma di noleggio dei suoi prodotti dell’illuminazione, che permette ai suoi clienti di affittare i sistemi di illuminazione piuttosto che acquistarli. Dopo il noleggio, i prodotti vengono restituiti a Philips, che li ripara e li noleggia o li ricicla.

     

    Queste ed altre aziende hanno adottato pratiche circolari per ridurre il loro impatto ambientale e creare un valore a lungo-termine.

    L’adozione di pratiche circolari è una soluzione cruciale per affrontare le nostre sfide ambientali ed economiche. È essenziale che i consumatori e le imprese siano consapevoli dei benefici di questo approccio.

    Nessuna organizzazione può ritenersi piccola quando si tratta di includere la filosofia dell’Economia Circolare nella propria gestione. Riguarda tutti noi. 

    I Pro e i Contro nell’adottare l’Economia Circolare: Valutazione dei benefici a lungo termine e delle sfide a breve termine.

    Né un’economia dei rifiuti né un’economia del riciclo, l’economia circolare è, piuttosto, un modello di economia che combina un set di pratiche organizzate in base al loro impatto, con lo scopo di massimizzare energia e materiali. 

    L’economia circolare offre diversi benefici non negoziabili ed ha un impatto molto positivo sul pianeta e sulle popolazioni.

    • Ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
    • Ridurre il consumo di energia e di risorse naturali, al fine di preservare gli ecosistemi limitando l’impatto sull’ambiente.
    • Creare posti di lavoro eco-sostenibili e locali, specialmente nel campo della raccolta e del trattamento dei rifiuti.
    • Stimolare l’innovazione nell’ideazione di prodotti sostenibili e riutilizzabili.

     

    • Ridurre i costi di produzione attraverso il riutilizzo di materiali e prodotti, nonché la riduzione dei rifiuti e dei costi di lavorazione.

    Tuttavia, l’economia circolare presenta anche alcuni svantaggi, quali:

    • Alti costi iniziali per le aziende e le comunità intenti a realizzare sistemi di raccolta, smistamento e trattamento dei rifiuti. 
    • Mancanza di coordinazione e regolamento tra i vari attori coinvolti nell’economia circolare, che può condurre a difficoltà nel creare catene di rifornimento e recupero dei rifiuti.
    • Mancanza di consapevolezza e informazione tra il pubblico in generale sulle sfide dell’economia circolare, così come sulle azioni necessarie per realizzarla.
    • Sfide tecniche relative al riutilizzo e al riciclo di certi materiali che potrebbero essere inquinanti o essere difficili da processare.

    Tuttavia, nonostante queste difficoltà importanti, l’economia circolare resta un’importante soluzione alle sfide economiche e ambientali della nostra società. I benefici a lungo termine, come la conservazione di risorse naturali e la riduzione dei costi di produzione, possono superare notevolmente i costi iniziali e le sfide a breve termine.

    Economia circolare: un modello di business sostenibile e innovativo.

    L’economia circolare è un modello economico sostenibile che mira a massimizzare l’uso delle risorse naturali attraverso un ciclo di produzione, utilizzo e rigenerazione, il tutto attraverso il riutilizzo, la riparazione, il riciclo e la rigenerazione di materiali e prodotti.

     

    L’economia circolare si distingue dalla massa perché, a differenza del tradizionale modello economico lineare “estrarre-produrre-consumare-gettare”, mira a ridurre al minimo gli sprechi e la perdita di risorse, promuovendo al contempo la crescita economica sostenibile e la creazione di posti di lavoro.

     

    L’economia circolare si fonda sui seguenti principi:

    • Ridurre il consumo di materie prime ed energia
    • Privilegiare l’utilizzo di materiale rinnovabile e non tossico
    • Promuovere la progettazione di prodotti sostenibili, riutilizzabili e facilmente riciclabili
    • Promuovere la rigenerazione degli ecosistemi e delle risorse naturali.
    • Incoraggiare il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio dei prodotti a fine vita

     

    L’attuazione dell’economia circolare svolge un ruolo importante nel ridurre le emissioni di gas serra, preservare le risorse naturali, creare posti di lavoro verdi e raggiungere una crescita economica sostenibile.

     

    Da dove nasce l’economia circolare?

    L’economia circolare trae origine da una convergenza di discipline e pratiche, che vanno dall’economia e dall’ecologia al design e all’ingegneria.

    Le sue origini risalgono agli anni ’70, quando l’architetto svizzero Walter Stahel sviluppò il concetto di economia della funzionalità, che invece della semplice vendita di beni, raccomanda l’uso di prodotti e servizi sostenibili, riparabili e adattabili.

    Negli anni ’90 l’architetto e designer americano William McDonough ha sviluppato il concetto di “cradle-to-cradle”, che prevede la progettazione di prodotti che possano essere riciclati o rigenerati a fine vita.

    Negli ultimi anni la consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale dei modelli economici tradizionali è cresciuta in modo significativo. Ciò ha portato al riconoscimento dell’economia circolare come modello di business sostenibile e innovativo. Oggi molte aziende, comunità e organizzazioni stanno lavorando per l’implementazione di sistemi economici circolari, con l’obiettivo di preservare le risorse naturali e creare valore a lungo termine.

    L’economia circolare è un modello promettente che può contribuire alla riduzione dei rifiuti e della perdita di risorse, promuovendo al contempo la crescita economica sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Negli ultimi anni, il concetto ha ottenuto un significativo riconoscimento come modello di business innovativo. Molte aziende e organizzazioni stanno ora lavorando per implementare sistemi economici circolari per creare valore a lungo termine preservando le risorse naturali. Riducendo le emissioni di gas serra e promuovendo la rigenerazione degli ecosistemi e delle risorse naturali, l’economia circolare può contribuire a un futuro più sostenibile per tutti.

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